La storia

COS'è SOUNDMATERIA?

Come si chiama la start-up e perchè?

La nostra startup si chiama maTERia. Questo nome racchiude al suo interno tre (in latino TER) principi che ci guidano: 

Metafinestra innovativa e sostenibile che concilia ventilazione naturale con l’attenuazione del rumore esterno. Ci parla del progetto Gioia Fusaro, CEO della startup

Di cosa vi occupate?

Stando ai dati diffusi da uno degli studi indipendenti di consulenza acustica europea, l’85% dei progetti esecutivi in Europa presuppone che la ventilazione naturale non possa essere combinata con un ambiente silenzioso, generando una situazione poco piacevole in casa e in ufficio. Noi di maTERia abbiamo progettato una finestra di ultima generazione, o forse sarebbe meglio dire di prossima, che sfrutta una tecnologia energicamente passiva, i metamateriali, per ottenere sia una ventilazione naturale che l’attenuazione del rumore. I metamateriali sono dei materiali le cui proprietà fisiche dipendono dalla geometria strutturale più che dal materiale costitutivo

Da chi è composto il team?

Siamo giovani appassionati di trasferimento tecnologico e attualmente occupati come dottorandi, ricercatori, e consulenti nel mondo dell’Ingegneria. Ci chiamiamo Gioia Fusaro, Andrea Stafisso, Dario D’Orazio, Giulia Fratoni, Domenico De Salvio e Matteo Cingolani. L’età media del team, che proviene dall’Università di Bologna, non supera i 33 anni e, anche se la base è nel capoluogo emiliano, tutti hanno vissuto all’estero almeno un anno avendo avuto l’opportunità di sviluppare capacità e conoscenze in ambito scientifico e industriale a livello internazionale.

Come è nata l'idea?

L’idea mi è venuta nel periodo in cui vivevo a Singapore. Con quel clima era difficile conciliare il ricambio d’aria della stanza con i rumori che provenivano da un centro urbano così peculiare, popolato da milioni di persone e denso anche dal punto di vista infrastrutturale. Avere un ambiente silenzioso per lavorare, studiare, cucinare o seguire le lezioni di yoga online era impossibile. A quel punto ho pensato di unire le mie conoscenze in ambito ingegneristico con quelle di tipo architettonico e mi sono messa al lavoro. Nel giro di pochi mesi il disegno del primo prototipo di metafinestra era già realtà. Qualche anno dopo, grazie al lavoro di ricerca e di consulenza industriale nel dipartimento di ingegneria industriale, ho messo insieme un team di collaboratori e un network di aziende partner che ci hanno permesso di portare l’idea della metafinestra a un livello successivo. 

A che punto siete?

Al momento stiamo implementando numericamente il primo prototipo a scala reale di prova che sarà realizzato e testato in un setup realistico come ad esempio l’interno di un edificio entro Marzo 2023. Il precedente prototipo in scala ha verificato le potenzialità a livello fisico, acustico e di ventilazione, permettendo di raggiungere una notevole attenuazione sonora del rumore entrante e quindi un TRL 3. Analisi sulla ventilazione invece hanno provato l’applicabilità del prototipo in edifici residenziali e in ambienti adibiti a uffici secondo le norme vigenti. In questa seconda fase, il supporto di partner industriali nazionali e internazionali ci sta permettendo di migliorare molti aspetti che vanno dalla parte software all’uso di materiali a basso impatto ambientale. Dopo la pandemia, è aumentata la consapevolezza sulla necessità di ambienti salubri, siano essi abitazioni o luoghi di lavoro, in cui si possano conciliare costante ventilazione e comfort acustico. Per questo molti dei nostri partner hanno sposato il nostro progetto e ne siamo molto fieri.

Quali sono i punti di forza di maTERita e quali, invece, i punti di debolezza?

Il know-how sfaccettato e multidisciplinare acquisito dai componenti del team è un punto di forza insieme alla partnership industriale con realtà consolidate. Il nostro prodotto inoltre è ottimizzato per la user experience ma riesce anche a essere economicamente ed ambientalmente sostenibile. Questo è possibile, come dicevamo sopra, grazie alla tecnologia passiva della metafinestra, all’utilizzo di materiali riciclabili e riciclati e all’adattabilità del design a qualunque forma di infisso preesistente. I punti di debolezza riguardano le competenze in seno al team. La startup avrebbe bisogno di uno specialista della comunicazione per riuscire ad accrescere una lead verso il proprio sito e accrescere la consapevolezza riguardo alle potenzialità che la finestra metamateriale potrebbe apportare.

Un bilancio del percorso della StartCup

Partendo con conoscenze in ambito di startup quasi pari a zero, la Start Cup è stata per noi un’ottima occasione di apprendimento visto che, seppur in ambito industriale, il nostro team è in maggioranza composto da accademici. Cambiare l’approccio nel comunicare la nostra conoscenza scientifica e il nostro prodotto passando da un linguaggio tecnico a uno più commerciale è stata la vera sfida.

Cosa vedete nel vostro futuro?

Noi abbiamo l’ambizione di rivoluzionare il comfort indoor. Non si tratta solo di attenuare il rumore ma anche di filtrare i suoni per ottimizzare l’ambiente acustico e le prestazioni di chi lavora o il comfort di chi lo abita. Non solo. In un domani non così lontano la nostra tecnologia potrebbe essere applicata su altri componenti degli edifici, aprendo una nuova visuale su un futuro più economicamente ed ambientalmente sostenibile. L’obiettivo che ci poniamo è quello di trasmettere questa filosofia in tutto il mondo attraverso la vendita dei nostri prodotti.